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Viboldone


l borgo è famoso per la sua celebre, omonima, abbazia, monumento nazionale dal 1893. Di stile romanico-gotico-lombardo fu costruita dai frati Umiliati tra il 1176, anno in cui giunsero a “vico-Boldonis”, e il 1348. Essi erano dediti soprattutto alla lavorazione della lana e, attorno alla chiesa, sorsero cascine, dette “grange”, dove abitavano i gruppi familiari che lavoravano con i monaci. Dopo la soppressione dell’Ordine, agli Umiliati succedettero gli Olivetani, che nel 1772, per disposizioni dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria, dovettero lasciare Viboldone. Con la proclamazione della Repubblica Cisalpina, l’abbazia conobbe un lungo periodo di squallore e d’abbandono. Nel 1898 iniziarono i primi restauri della chiesa e vennero alla luce gli affreschi, ricoperti di calce, per ragioni igieniche, durante l’epidemia di peste del Seicento. Dal 1941 vi abitano le monache Benedettine, che, seguendo la regola del loro fondatore “ora et labora”, alternano l’assidua preghiera delle “ore” con il lavoro di restauro di libri antichi, nella tipografia.


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